Come installare le porte interne – Guida alla posa

posa in opera porte interne

Con questa guida  sulla posa in opera le porte interne  a battente scopriamo come installare i contro telaio o false casse , ma anche le tecniche utilizzate per installare le porte interne.

Insomma partiamo dal muro grezzo e finiamo installando la porta , cosa aspettiamo . Si parte

Descrizione delle caratteristiche dei contro telai  e delle porte interne

 

IL CONTRO TELAIO E  I SUOI SINONIMI

Il montaggio delle porte è eseguito con la posa in opera mediante montaggio  su di un apposito supporto, la cui definizione normalizzata é controtelaio (che a seconda delle zone viene anche impropriamente chiamato falso stipite, falsinbotte, cassamatta, ecc..).

Il contro telaio può essere costruito in vari materiali, ma i più  usati sono il legno.

Il controtelaio deve rispondere contemporaneamente a criteri di qualità, di prezzo e durata, ma oltre a queste non devono essere trascurate altre due esigenze fondamentali di carattere funzionale: esso deve essere pratico da installare da parte dei muratori, e successivamente facilitare l’installazione del serramento da parte dei montatori.

E’ infatti evidente che un controtelaio costruito in modo sbrigativo e non sufficientemente rigido può anche essere più economico all’atto dell’acquisto, ma senz’altro obbligherà muratori e montatori a perdere più tempo con conseguenti costi facilmente immaginabili.

IL CONTROTELAIO PER PORTE INTERNE

 

Per quanto riguarda le porte interne il controtelaio é costruito prevalentemente in legno ed ha generalmente la forma descritta nella figura seguente.

Il controtelaio in legno per porte

contro telaio per porte

 

Le porte interne sono ormai generalmente costruite in dimensioni standardizzate: vengono definite tali le porte con altezza pari a 210 cm, con larghezza di 60,70,80 cm, indifferentemente ad apertura destra o sinistra, montate su un telaio fisso avente profondità 10 cm. Per quanto riguarda la profondità del telaio fisso bisogna ricordare che su questo aspetto c’è la maggiore difformità in quanto alcuni considerano standard la misura di 10 cm, altri 10,2 o 10,4 fino anche a 10,8 mentre qualcuno per difetto (pochi) considera standard una profondità di 8 od 8,5 cm.

Il controtelaio in legno alloggiato nelle spalle delle pareti ha dimensioni che fanno riferimento alle dimensioni delle porte, siano esse standard o no. Ad esempio se si chiederà un controtelaio per porta 80x210x10,4 cm questo  – senza bisogno di ulteriori indicazioni – avrà misure interne adatte a ricevere la porta suddetta (all’incirca 90x2150x10,4cm), solitamente in legno di abete di terza scelta in tavole di spessore minimo 2,1 mm finito. In un controtelaio di questo tipo sono presenti 6 arpioni da murature  e vengono forniti di distanziatori ed eventuali rinforzi per gli angoli.

Come già detto le dimensioni utilizzate per la realizzazione delle porte non sono del tutto standardizzate e quindi ovviamente non lo sono nemmeno quelle dei costruttori di controtelai. Sul mercato non sarà difficile riscontrare larghezze da 88 a 89 cm e altezze da 214 a 215 cm. Possono sembrare differenze insignificanti , ma se mettiamo in conto anche il caso assai frequente di installazione dei controtelai in modo approssimativo non é raro il caso di montaggi di porte assai difficoltosi e quindi onerosi. Quando le dimensioni delle spalle delle pareti supera i 12/15 cm non è possibile raggiungere queste quote con una tavola soltanto, ed in questi casi si ricorre alla costruzione del controtelaio con due tavole sottili tenute opportunamente distanziate, come illustrato nella figura seguente.

posa in opera porte interne

Alcuni fabbricanti di controtelai usano l’accorgimento di segnare sul controtelaio la quota di riferimento a 100 cm dal pavimento per facilitare l’installazione da parte dei muratori (vedi figura). Un altro accorgimento di frequente usato dai costruttori è di fare il controtelaio piu alto di un paio di centimetri in modo che questo sovrappiù vada a finire annegato nel pavimento e questo per ottenere una maggiore stabilità (vedi figura).

Tacche di riferimento

contro telaio per porte

 

Piede annegato

LA POSA DELLE PORTE INTERNE NEL CONTROTELAIO

La prima fase consiste nella preparazione del telaio della porta, quindi l’assemblaggio ( se smontato) e nel fissare le apposite squadrette – minimo tre per lato – con le viti, per poi collegarli al controtelaio.  Si consiglia di fare una verifica di tutti i livelli che concorrono nel funzionamento della porta , pavimento nella larghezza della porta sia chiusa che aperta, perpendicolarità del muro e del controtelaio. Se il pavimento risulta in modo eccessivo fuori livello preparare degli spessori da posizionare sotto la cassa della porta.

Per fissare il telaio fisso della porta al controtelaio si comincia generalmente con l’adattare provvisoriamente (mediante cunei o pendole  o simili) centrando cassa della porta nel controtelaio e fissare le squadrette superiori al controtelaio.

Procedere alla messa in opera del pannello della porta sulla cassa fissa, quindi verificare tutte le distane fra anta e cassa nel lato della serratura e nella parte superiore ed inferiore.

Intervenire con i cunei e spostare la cassa fissa della porta sino ad ottenere il risultato voluto.

Deciso che la porta abbia raggiunto i requisiti di funzionalità procedere al fissaggio definitivo delle squadrette al controtelaio e quindi sigillare mediante schiuma l’intercapedine tra controtelaio e cassa in aree di 10 cm con spazi vuoti di circa 10 cm  facendo attenzione a non eccedere con il prodotto il fissaggio.

 

METODI POCO IN USO O OBSOLETI

 

Graffatrice pneumatica

Il primo consiste nell’applicare mediante graffatrice pneumatica delle apposite lamelle ondulate. Si tratta di un sistema rapido ed efficace che nasconde perfettamente il dispositivo di montaggio e che ha come unico neo la difficoltà di regolazioni al telaio fisso che eventualmente si dovessero rendere necessarie nel tempo. Metodo non più in uso con l’introduzione delle cornici telescopiche – la cassa fissa presenta una fresata nella parte esterna, in quanto è venuto a mancare lo spazio tecnico per applicarle.

 

Arpioncini

Il secondo metodo, anch’esso completamente invisibile ad installazione avvenuta, consiste nel fissare manualmente degli appositi arpioncini sul telaio fisso per poi collegarli con delle viti alla falsa cassa. Si tratta di un metodo valido ma che è poco in uso dall’introduzione delle cornici telescopiche .

 

Vite passante

posa in opera porte interne

 

Il terzo metodo consiste nell’immettere tra telaio fisso e controtelaio degli spessori opportuni e successivamente bloccare il tutto con viti passanti , neo principale è  la testa delle viti che rimane visibile ogni qualvolta l’anta viene aperta.

 

 

CRITERI DI FISSAGGIO

  1. con lamella ondulata
  2. con arpioncino a una punta
  3. Squadretta (metodo consigliato)
  4. con vite e spessore

MONTAGGIO COPRIGIUNTI

 

Ultima operazione è il montaggio dei coprigiunti (impropriamente chiamati anche coprifili). I coprigiunti possono essere giuntati tra loro a 45 gradi oppure accostati. Le nostre porte sono fornite con il telaio fisso e coprigiunti collegabili ad incastro. Questo risulta essere un ottimo sistema, sia per la velocità dell’installazione sia per il risultato estetico ottenuto. Coprigiunti speciali si possono avere nel caso non infrequente di discontinuità del piano delle pareti adiacenti il controtelaio, ad esempio per la presenza di un rivestimento di piastrelle ceramiche.

 

schema posa in opera porte cerniere a scomparsa

scheda rilievo misure porte interne

Coprigiunto giuntato a 45° e coprigiunto giuntato a 90°

posa in opera porte interne

 

Bene e le porte interne …. ovviamente al nostro sito

Cattura home page

Come installare le porte interne – Guida alla posa